Il Comitato Collesalario augura a tutti
sabato 19 aprile 2014
martedì 15 aprile 2014
“Abitarearoma.net”: Assessore all'Urbanistica Caudo sotto assedio. Tornano a ruggire i “palazzinari” con sostegni politici bipartisan PD-NCD-FI etc. etc.
Gli
scontri
aperti fra l'assessore
all'Urbanistica e i
“poteri forti” del
cemento. La contraddizione
fra le previsioni del PRG
e la “rigenerazione
urbana”. Il tentativo di
ripescare le delibere di
Alemanno. Quel che
potrebbe accadere nella
centralità di Romanina.
di Aldo Pirone - 10 aprile 2014
Pare
che dentro al PD romano
fra le tante baruffe in
corso una, certamente la più
importante, riguardi la
politica urbanistica. Lo
scontro investe l’assessore
all’Urbanistica Caudo che
continua a non essere
simpatico ai costruttori e
ai politici di destra e di
sinistra che ne fanno le
veci dentro l’assemblea di
Roma Capitale.
Nei
giorni scorsi di questo
complesso
cementizio-finanziario si
sono fatti portatori i
soliti house organ della
carta stampata, “Il
Messaggero” del tycoon
Caltagirone e “Il Tempo” del
patron Bonifaci, con
articoli che oltre a
rappresentare il forte
malumore dei loro padroni
invitavano esplicitamente a
dare il benservito al povero
assessore-professore non
prono ai loro desiderata.
Da
parte sua l’assessore
Caudo cerca di portare
avanti la sua ardita
scommessa strategica: non
consumare suolo attraverso
la cosiddetta “rigenerazione
urbana”. In sostanza si
tratta, se non intendemmo
male le sue intenzioni fin
dall’inizio, di piegare le
previsioni cubatorie del PRG
costringendole ad allocarsi
là dove c’è già la città
consolidata o da
ristrutturare con i suoi
servizi se non proprio
adeguati almeno non
inesistenti. Ma questa
strategia basata sul non
toccare le previsioni
edificatorie del PRG, se non
in aumento ovviamente come
sta già succedendo con
l’adozione delle varianti
sulla densificazione dei
Piani di zona 167, alla
prova dei fatti non regge e
rischia di essere travolta.
Per cui sull’assessore
incombe il pericolo ogni
giorno di essere stritolato,
stretto com’è fra le
pressioni sempre più
perentorie dei costruttori e
questa contraddizione fra le
sue buone intenzioni e la
dura realtà dei fatti
previsti da un PRG
veltroniano redatto sulla
base neoliberista della
sovranità assoluta del
mercato.
L’avvento
di Marino in
Campidoglio, con il suo
approccio un po’ marziano,
all’inizio ha certamente
scombussolato i “poteri
forti” di questa città
aprendo qualche varco e
accendendo non poche
speranze. Ma la sensazione
in questi primi mesi di
governo è che la cosiddetta
“luna di miele” con la
cittadinanza, se mai c’è
stata, è ormai tramontata. E
ciò anche per il peso di
un’eredità finanziaria
disastrosa unita alle
diverse gaffe di una non
brillante performance su
varie questioni: dal governo
delle Municipalizzate ai
disastri annunciati dal
maltempo, che oltre agli
allagamenti hanno ridotto le
strade a tanti campi da
golf, nonché a quello
incombente dei rifiuti. E
tramontata da tempo. E che i
varchi aperti vanno
chiudendosi sotto la ferrea
regola dei rapporti di
forza. “Se fur cacciati, ei
tornar d’ogni parte”, e
oggi, i “poteri forti” della
speculazione, chiedono la
loro shakespeariana libra,
si fa per dire, di cemento.
Un
primo segnale di questo
rancoroso ritorno è già
venuto dall’opposizione al
nuovo schema di Convenzione
urbanistica che l’assessore
Caudo stava preparando per
introdurre il sacrosanto
principio che prima, o in
contemporanea alle
abitazioni, si fanno le
opere di urbanizzazione
primaria (strade, reti
idriche e fognanti,
illuminazione, gas, telefono
ecc.) e secondarie (scuole,
verde e servizi in genere)
in modo che non succeda più
quel che è sempre successo:
le case in lande desolate e
senza servizi. I costruttori
del tutto ostici a questi
vincoli di civiltà percepiti
come terribili “forche
caudi(a)ne” hanno trovato,
il 19 dicembre scorso, un
compiacente sostegno
bipartisan in commissione
urbanistica capitolina
presieduta dal PD Stampete
per prorogare di un altro
anno lo schema di
convenzione in vigore varato
da Corsini-Alemanno, il
70/2011, del tutto prono
agli interessi dei
“palazzinari”.
Quindi,
durante il calvario
caudiano, si è aperto uno
scontro con la Regione Lazio
di Zingaretti che non
intende modificare a fondo,
come sarebbe necessario, il
famigerato “Piano casa”
della giunta Polverini
altrimenti detto il “Piano
delle cavallette cubatorie”
per il cemento a gogò che
produce a cascata su tutto
il territorio, comprese le
aree dove non c’è, come ha
osservato
l’assessore-professore
Caudo, l’oggetto già
costruito da ampliare.
Il
1 aprile scorso poi, in
una commissione urbanistica
convocata a tambur battente
presenti i costruttori di
Acer, Legacoop e Federlazio
l’assessore Caudo è stato
contestato anche per le
convenzioni sui Piani di
zona per l’edilizia
agevolata. I costruttori
bianchi e “rossi” hanno
lamentato i tempi biblici
dell’intera manovra edilizia
volta, secondo loro, a
produrre 5.000 alloggi in 28
mesi.
I
desiderata dei
“palazzinari” sono stati poi
scrupolosamente elencati,
ma anche mimetizzati tra
altre cose giuste, il giorno
dopo in una mozione in Campidoglio a
firma bipartisan:
Coratti, Bordoni, Caprari,
D’Ausilio, De Palo, Dinoi,
Ghera, Panecaldo, Pedetti,
Pomarici, Quarzo, Stampete,
Tredicine le truppe scelte
dell’assalto cementifero
nell’aula di Giulio Cesare.
(foto, sito Tg-Talenti) |
Infine,
per completare il
quadro, non si sfugge
all’impressione che sia in
atto nelle segrete stanze il
tentativo di ripescare tutte
o in parte le famose
delibere (circa 64) di
Alemanno che avrebbero dato
ulteriore impulso, anche al
di là delle generose
previsioni del PRG, alla
cementificazione in lungo e
in largo del territorio
dell’urbe.
Come
i lettori ricorderanno
fra queste c’era anche
quella scandalosissima
riguardante la centralità di
Romanina incrementata fino a
quasi 2 milioni di mc. con
la scomparsa dell’area
pubblica ristretta dal 60%
al 5%. Ovviamente, almeno
speriamo, questa giunta non
darà seguito a
quell’obbrobrio perché il
Sindaco Marino e l’assessore
Caudo hanno già preso
impegno in questo senso,
però potrebbe avverarsene un
altro simile e già accaduto
in altre parti di Roma come
in quel di Bufalotta dove 1
milione di mc. di uffici
direzionali sono stati
cambiati in residenziale
perché gli uffici non si
vendevano. Mentre invece gli
appartamenti!
Nell’area
di Scarpellini
potrebbe succedere la stessa
cosa. Siccome non si
trovano le funzioni
direzionali da allocare – e
che sole ne farebbero una
“centralità” – allora invece
di ripensarla come sarebbe
più corretto in nome della
“rigenerazione urbana”
caudiana e della contigua
vera centralità di Tor
Vergata, ci si arrende agli
appetiti immobiliari e il
1.129.000 mc. previsti si
convertirebbero con una
magica variante in quasi
tutte abitazioni in un
gigantesco piano di
espansione mattonifero sotto
Frascati. Rispetto
all’obbrobrio di Alemanno
che prevedeva appartamenti
per 1.280.000 mc circa non
cambierebbe granché. La
porcata diventerebbe un cochon de lait (una
porchetta). Naturalmente a
pagare la maggior parte
delle opere di
infrastrutturazione su ferro
sarebbe sempre il Comune
che, come si sa, non ha un
euro in cassa.
Che
l’aria stia cambiando
evidentemente l’ha fiutato
anche il patron di Romanina,
Sergio Scarpellini, che
intanto continua il suo tour
nel territorio del Municipio
per farsi ben volere o
meglio per far ben volere i
suoi interessi fondiari e
finanziari. Dopo l’utilizzo
dell’8 marzo festa delle
donne per accreditare i suoi
progetti adesso, sempre con
la compiacente ospitalità
dell’”Associazione
Berlinguer”, è riuscito ad
infilarsi anche nelle
celebrazioni per 70° del
rastrellamento nazifascita
del Quadraro fra personalità
di rilievo come Veltroni,
Sposetti e l’ex Presidente
dell’ex X municipio Sandro
Medici.
Nello
scadimento etico della
politica odierna ormai
succede di tutto, anche che
per le cose profane si
utilizzino quelle sacre. A
Torino, nei giorni scorsi,
qualcuno ha pensato bene di
intitolare un hotel a 5
stelle ad Antonio Gramsci
(come tutti sanno noto
albergatore), per cui non è
escluso che si pensi di
intitolarne uno dentro la
centralità di Romanina a
Enrico Berlinguer noto
maitre di sala. Per cui non
sarebbe sorprendente vedere
il simpatico imprenditore
Scarpellini presenziare
anche alle cerimonie del 25
aprile, festa della
Liberazione, e del 1 maggio,
festa dei lavoratori. In
attesa che arrivi qualcuno a
scacciare i mercanti dal
Tempio.
venerdì 11 aprile 2014
Comitato della Serpentara e Monti della Breccia s.r.l.
In merito a quanto riportato e sulle dichiarazioni
della Società Monti della Breccia si fa presente quanto segue:
E per fortuna che i responsabili della Società Monti della Breccia sono disponibili al dialogo con i cittadini
Il Comitato Serpentara ha trasmesso alla società una
nota di chierimenti sull'intervento con la richiesta dell'espletamento delle
norme e procedure che regolano la materia urbanistica come da note allegate. La Società Monti della Breccia ha risposto nella
persona del responsabile del procedimento Arch. Patrizia Poletti allegata alla
presente dove si DIFFIDAVA il comitato ha proseguire nell'azione
respingendo ogni eccezione mossa dal comitato e dall'effettuare azioni che
impropriamente possano ledere gli interessi delle società proponenti,
riservandosi di tutelare l immagine delle società in sede civile e in sede
penale per gli eventuali danni economici e morali derivanti da una azione del
comitato. Quindi al comitato non è stata trasmessa nessuna
documentazione relativa al progetto in questione tanto e vero che nella e-mail di trasmissione del 26.11.2103 si fa riferimento al "peso"
della documentazione da trasmettere per tanto si inviava solo la risposta
all'opposizione, e che la relativa documentazione veniva trasmessa per
raccomandata all'indirizzo del comitato. In una seconda e-mail del 8 gennaio trasmessa
sempre dalla società Monti della Breccia si comunicava che la raccomandata veniva
respinta come destinatario sconosciuto all'indirizzo del comitato Via Gaspare
Pacchiarotti 73 - comunicazione assolutamente non veritiera in quanto la
sede del comitato è quella indicata sulla carta intestata, oltretutto non è
stato lasciato nessun avviso dell'avvenuta trasmissione della raccomandata come
le Poste devono lasciare in caso di assenza del destinatario. Nella sede del
comitato c'è una casetta per la raccolta della posta e dove il comitato riceve
normalmente le lettere anche dal comune e dal municipio. E’ da notare che la documentazione è stata trasmessa
anche la municipio nelle persone del Presidente del Municipio Paolo Marchionne
del Presidente della commissione Ambiente Francesca Leoncini e dell’assessore
all’Ambiente Gianna Le Donne quindi informate sui fatti in questione senza che
nessuno a oggi abbia preso una posizione su questa urbanizzazione anzi il
consiglio municipale ha bocciato una mozione contro questo intervento
denominato Monti della Breccia perché?
E per fortuna che i responsabili della Società Monti della Breccia sono disponibili al dialogo con i cittadini
giovedì 10 aprile 2014
Monti della Breccia
Ecco alcuni documenti in nostro possesso su Monti della Breccia, li mettiamo a disposizione dei cittadini per eventuale aiuto nella salvaguardia del nostro verde.
clicca qui
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mercoledì 9 aprile 2014
Commissione trasparenza Monti della Breccia
(zone in giallo nuove strade, zone arancioni parcheggi) |
Oggi alle ore 11,30 presso il Municipio
III si è riunita la commissione trasparenza per Monti della Breccia.
Erano presenti i Consiglieri Giordana Petrella, Cristiano
Bonelli, Manuel Bartolomeo, (Ncd) Anna Punzo,
Riccardo Corbucci, Romolo Moriconi, (Pd) Cesare
Lucidi, (Sel) Massimo Moretti, (M5s) il Direttore
dell'Ufficio Tecnico del Municipio Ingegnere Di Paolo e i
responsabili delle ditte costruttrici Monti della Breccia s.r.l.
e Atlantico s.a.s. La Consigliere Giordana Petrella da subito
si rivolge all'Ingegnere dell'impresa chiedendo informazioni sul
progetto Monti della Breccia, il quale inizia il suo discorso
dichiarando che la convezione urbanistica Monti della Breccia fa
parte della delibera 40 del 2006 (Sindaco Veltroni) e che tutto
l'iter di autorizzazioni da parte del dipartimento del Comune di Roma
è terminato il 3 giugno 2013. Nella delibera si concede a costruire
edilizia residenziale per 135.000 m3, commerciale 5.000 m2 e il
restante di 150.000 m3, in servizi e strade. Proprio per quest'ultime
(strade) l'ingegnere fa presente che la giunta Veltroni chiese a suo
tempo, un deflusso del traffico di Fidene e ColleSalario tramite una
strada che collegasse Via Palmiano alle strade di Via Servigliano e
Via Vittorio Caprioli in modo di alleggerire il traffico su Via
Camerata Picena. Oltre alle strade verranno costruite due scuole
(nido-materna). Sempre la consigliera Petrella chiede
informazione sul residenziale e il commerciale: verranno costruiti
500 alloggi (250 per impresa) di cui 20-25 alloggi messi a
disposizione a canone concordato come da richiesta del Comune tutto
il resto verrà venduto e in più un'area commerciale di 5000 metri
quadri. Sempre i responsabili delle ditte fanno presente che hanno
tutti i documenti in regola per eseguire il progetto e che come aveva
chiesto a suo tempo, il Comitato Serpentara con una sua
lettera gli erano stati mandati (Bugia) l'unica cosa mandata è stata
una lettera di diffida. Noi come comitato dopo aver sentito tutto il
discorso della devastazione del verde pubblico giustificandolo con
due scuole e qualche strada, gli abbiamo fatto presente che al
Comitato Serpentara non gli era mai stato recapitato nessun
documento. Alla nostra richiesta se era possibile avere questa
documentazione, prima ci hanno detto che erano pubblici (dove?) e poi
se noi volevamo, loro erano disposti ad un incontro con i cittadini
di Colle Salario dove in quella occasione ci avrebbero
mostrato tutti i documenti (quali?), visto che oggi hanno solo
mostrato una piantina di come sarà l'area. Il consigliere Filini
chiede informazione se ci fosse stato precedentemente ad oggi un'
incontro con il Presidente del Municipio Paolo Marchionne,
l'ingegnere fa presente che
l'incontro c'è stato e che il Presidente non si è opposto ha solo
chiesto se erano disposti a riguardare il progetto per venire
incontro ai cittadini. Da tutta questa riunione noi come comitato
siamo riusciti ad avere un nuovo incontro con i costruttori dove si
proverà a modificare, dove sia possibile il progetto iniziale. Prossimamente verso i primi di Maggio noi come Comitato convocheremo un assemblea pubblica, dove inviteremo le ditte costruttrici e
chiederemo di nuovo di presentare tutta la documentazione. Nel frattempo speriamo che qualche consigliere ci
aiuti a recuperare tutte le autorizzazioni e se siano tutte in regola.
venerdì 4 aprile 2014
Area giochi di Via Piagge
Richiesta l'adozione e messa in sicurezza dell'area giochi di Via Piagge angolo Via Servigliano al Presidente del Municipio Paolo Marchionne e all'Assessore dell'Ambinte Gianna Le Donne, visto che ultimamente alcuni giochi e la recinzione sono stati rotti da parte dei soliti vandali (notturni) creando una situazione di pericolo per i frequentatori dell'area e una situazione di disagio per i condomini confinanti. Una volta sistemata l'area da parte del Comune di Roma, il Comitato prenderà in consegna il parco giochi, mantenendolo pulito e decoroso, verrà anche ripristinato il cancello per l'accesso all'area giochi aprendolo la mattina e chiudendolo al tramonto in modo da evitare ulteriori atti vandalici.
Ringraziamo il Presidente del Municipio e l'Assessore all'Ambiente per la sensibilità e la disponibilità data
Ringraziamo il Presidente del Municipio e l'Assessore all'Ambiente per la sensibilità e la disponibilità data
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