mercoledì 31 dicembre 2014

Buon Anno



Auguro a tutti che sia un anno pieno di gioia, salute  
 amore e lavoro 
e che ogni desiderio positivo si realizzi

Buon 2015

mercoledì 24 dicembre 2014

venerdì 5 dicembre 2014

Ecco cosa si nasconde dietro la parola "Accoglienza"



Ben vengano le persone aventi Diritto d’Asilo, ma non dobbiamo permettere anche ai non aventi diritto di vivere in Italia per farli stare, come disoccupati assieme ai nostri giovani delle periferie, per i quali nessuno, se non le famiglie, si preoccupa del sostentamento. Per questo occorre levare il coperchio della pentola. ecco forse cosa contiene la “Pentola immigrazione”
Nostrum non è per caso, con le tasse che paghiamo, una specie di “Pizzo” a chi gestisce l’accoglienza, in forma di un bipolare monopolio? Occorre valutare l’enorme giro di affari che si nasconde dietro la facciata dell’accoglienza, solo in parte finanziata dall’Europa. Alle cooperative sociali, uniche ad avere i requisiti previsti dai bandi, vengono corrisposti 30 euro al giorno più 2,5 euro ad persona oltre a ricarica cellulare per ogni migrante accolto. E’ sufficiente fare una semplice moltiplicazione dei costi per i primi 80.000 migranti arrivati al 30/06/2014, per un anno di soggiorno, per ottenere la cifra di 1.076.000.000 euro: oltre un miliardo da reperire dal fondo per i servizi sociali!!!!!
Per accertare la validità delle richieste di asilo, oltre l’80% dei migranti lo richiede, viene concessa una ospitalità di sei mesi rinnovabile sino all’ottenimento od al rifiuto.
Considerato che sei mesi, per ora, non sono mediamente sufficienti, il rinnovo è automatico.
Non più clandestini in gabbia, soltanto dei mantenuti a zonzo, mentre per i giovani disoccupati, delle periferie, sempre più arrabbiati, non si spende un euro!
Il blocco delle assunzioni, nella pubblica amministrazione, sembra imposto per facilitare le attività di coloro che occupano il mondo del lavoro con un cartello imprenditoriale, a dir poco, di monopolio
In Italia vi è un fenomeno che emerge sistematicamente, spesso con fatti di cronaca, che protegge enormi interessi più mostruosi di quanto si possa immaginare.
Tutti conoscono le “Cooperative sociali”, la maggior parte di esse svolge dei servizi fondamentali, che magari nessun altro farebbe.
Il rovescio della medaglia è: dietro l’aspetto umanitario, in molti casi vero, in altri casi si nasconde un’occupazione del territorio nazionale, sembra raccolto in pochi gruppi, che, nell’interesse di alcuni poteri forti, monopolizzano, attraverso un sistema di consorzi e di scatole cinesi, il 30% dell’occupazione nel mondo del lavorio italiano.
Tra i consorzi che gestiscono gran parte delle Cooperative sociali emergono:

1. Lega Coop, storicamente legata alla sinistra, di cui, fino al febbraio 2014, era Presidente Giuliano Poletti attuale Ministro del Lavoro e Servizi Sociali. (
Non potrebbe essere presumibile un conflitto d’interessi? Dato che l’accoglienza viene gestita direttamente dal Governo, tramite il Ministero dell’Interno e le “Cooperative sociali”?)

2. Confcooperative che include la Compagnia delle Opere, con più di 34.000 imprese, nata dalla volontà di Don Giussani.
 
Premesso che: la gran parte delle Cooperative Sociali svolgono un servizio eccezionale nella società italiana. I lavoratori dipendenti dalle Cooperative sono qualche milione, poco tutelati.
Occorre considerare che:
1. Il giro d’affari è gigantesco.
2. Il blocco delle assunzioni fa sì che si ricorra a richiedere lavoratori, per lo più manodopera, a cooperative ed a fornitori di servizi.
3. La fornitura di servizi non prevede, come per Legge, la fornitura di Lavoratori!
4. Prendiamo, ad esempio, quanto descritto nella trasmissione Report (Rai 3) del 25/11/2007:
Le buste paga, del personale, preso a campione, variano da 766 a 982 euro/mese.
La paga oraria è di 6,55 euro
L’importo corrisposto alla cooperativa è di 15 euro/ora, più del doppio.
Nelle Cooperative sociali il 30% dei soci deve essere svantaggiato: disabili, carcerati,
tossicodipendenti, per i quali non si pagano contributi!
In molti casi, essendo alcuni dipendenti delle Cooperative assunti ad un livello più basso ed utilizzati in mansioni superiori, i contributi INPS sono corrisposti per il livello più basso, quindi i lavoratori percepiranno una pensione inferiore.
In molti casi, con i passaggi da una ad altra Cooperativa, soprattutto nei casi in cui i lavoratori sono iscritti come soci, l’Art. 18 viene eluso.
Dato che molti dipendenti vengono utilizzati in mansioni diverse, da quelle per le quali sono stati assunti, l’INAIL non paga in caso di infortuni.
La maggior parte degli ospedali romani sopperisce alla carenza di personale con i lavoratori delle cooperative, in molti casi, con retribuzioni previste per livelli inferiori.
Veniamo al punto:
 
Ad esempio il Gruppo Cooperativo 29 Giugno, cui fanno capo una miriade di Cooperative Sociali: 

1. Fa parte di Legacoop. 
2. Clienti del Gruppo 29 Giugno sono: Comune di Roma, AMA spa, EUR spa, Auditorium Parco della Musica, CARGEST, ASL RMA, ASL RMB, ASL RMD, ATAC spa, Università Roma Tre, Prefettura di Roma, Comune di Tivoli, ecc…. 
3. Produzione Gruppo 29 Giugno, Bilanci  
2011 € 32.627.238 - 2012 € 40.337.162 - 2013 € 50.912.533 
4. Del Consorzio fa parte la SARIM, attiva nel campo immobiliare, che porta a termine un’operazione di compra-vendita degna delle migliori aziende. Compra una scatola vuota: la Si.Al., tre giorni dopo la Si.Al. entra in possesso di un’area, una parte, occupata da un campo Rom. Si tratta di un’area protetta nel parco di Decima Malafede. L’area è protetta in deroga, ma non quella occupata dai Rom, bensì quella acquistata dalla Si.Al. , si sa bene che nel tempo la deroga potrebbe trasformarsi in edificabilità, se non questo il motivo, quale altro?
Tutto questo per dimostrare che, con la scusa del sociale, molte volte prevalgono interessi speculativi. Quindi è chiaro che la Cooperativa “Atlante srl”, nella scelta della sede per i Centri SPRAR, come avvenuto per Settecamini (quartiere dove il disagio sociale è già insostenibile), non si preoccupa degli enormi problemi sociali del quartiere, ma semplicemente che gli affitti, nelle periferie dormitorio, costano molto meno che dentro il G.R.A.., verifichiamo gli utili sull’affare dell’asilo politico.
 
LA SOCIALITA’ DEVE ESSERE A 360 GRADI!

fonte articolo: trovato in rete