venerdì 19 ottobre 2012








Il governo Monti è riuscito là dove il governo Berlusconi aveva fallito, mettere le mani sull’articolo 18, quella norma conquistata nel 1970 che garantisce un minimo di sicurezza nella vita: di non essere licenziati in base al totale arbitrio padronale. Il governo Monti Napolitano Fornero rappresenta fino in fondo gli interessi delle banche e del datore di lavoro: la cancellazione dell’articolo 18 lascia liberi i datori di lavoro di ricattare i dipendenti ogni giorno, di cacciarli, di impedire l’organizzazione di un reale sindacato dei lavoratori. Dicono: “La libertà di licenziamento porta sviluppo economico”; è la più grande balla mai sentita; falsità che serve solo a sfruttare di più lavoratori e lavoratrici. Con l’abolizione dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori si rende di fatto impossibile il reintegro a chi è stato ingiustamente licenziato, mentre con l’art.8 della Legge 136/2011 (manovra Berlusconi – Sacconi) si consente alle aziende di derogare ai contratti nazionali ed anche alle leggi, rendendo i lavoratori e le lavoratrici più ricattabili e isolati/e senza alcuna forza contrattuale. Difendiamo i nostri diritti, il nostro futuro e quello dei nostri figli.
Firma i referendum per il ripristino dell’art. 18 dello Statuto dei Lavoratori e per l’abrogazione dell’art. 8.


Ecco l'elenco dove si potrà firmare:

20 Ottobre ore 9-13 Via Monte Massico adiacente mercato di Valle Melaina
28 Ottobre ore 15-18 Via Alberto Lionello adiacente Centro Commerciale Porta di Roma
03 Novembre ore 9-13 Via Virgilio Talli Mercato della Serpentara
11 Novembre ore 9-13 Via Conca d'oro Mercatino dell'Usato
17 Novembre ore 9-13 Piazzale degli Euganei adiacente Mercato Tufello

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